Bere un buon caffè sembra banale ma un rituale così importante per noi italiani dev’essere rispettato. In collaborazione con Demar Caffè vi spiego come riconoscere un buon caffè al bar per approfittare al meglio di questo piacevole momento.Prima di tutto, rilassatevi e ascoltate i rumori legati al caffè che vi circondano: il ronzio del macinacaffè, il colpo secco del dosatore, il borbottio dell’acqua nella macchina, il tintinnio della tazzina e del cucchiaino. Poi, osservate bene l’espresso appena servito: il colore dev’essere nocciola e, se ci sono delle striature, è un buon segno perché significa che la miscela è composta da diversi tipi di caffè. La crema dev’essere vellutata: se è troppo scura, il caffè potrebbe essere stato tostato troppo oppure è segno che la temperatura della macchina è troppo alta. Se, al contrario, è troppo chiara significa che potrebbe esserci qualche problema nell’attrezzatura.
Infine, se nella tazzina non c’è la crema, la qualità della caffè è molto scarsa. Evitate di usare latte o zucchero per godere pienamente del profumo del caffè. Aspirate gli aromi che sprigiona portandolo alla bocca e assaporatelo lentamente. Se, quando avete finito di degustare il vostro caffè ci sono dei fondi non va bene! Questo può significare due cose: o i chicchi sono macinati troppo finemente e, quindi, il caffè passa attraverso il beccuccio oppure, quest’ultimi sono sporchi.
Una volta terminata la degustazione, se l’espresso è di ottima qualità vi resterà in bocca il suo gusto piacevole per molto tempo.
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