Zago Food è la nuova scuola di cucina dello chef stellato Roberto Franzin. Ieri ho avuto il piacere di partecipare al corso pilota, intitolato “Guardiamo al passato per vivere il futuro”.
Prima di parlarvi dello splendido pomeriggio passato ieri a Tricesimo (UD), però, vorrei presentarvi il percorso professionale dello chef che, come ho scoperto ieri, è un autodidatta.
Franzin Roberto, Stella Michelin 2016, nato in Veneto ma ormai adottato dal Friuli-Venezia-Giulia, dopo varie e importanti esperienze arriva in provincia di Udine, la sua crescita e formazione iniziano con un percorso presso ristoranti di tutta la penisola, trai i quali il ristorante La Corte Relais & Chateaux Villa Abazzia a Follina (TV) e, a seguire, il suo passaggio a Roma dove, come Chef esecutivo, dirige le cucine del Ceppo, ai Parioli, e il S. Lorenzo a Campo dei Fiori.
Sempre in continua ricerca approfondisce le tecniche e culture diverse incontrando chef internazionali, a Parigi presso Les Ambassadeurs continuando con il ristorante Can Fabes ed a qui il suo pensiero di cucina viene forgiato: ha inizio il suo percorso per arrivare a oggi.
Il suo segreto? Certamente la buona cucina vista come piatti succulenti, storie curiose dietro i fornelli, fantasia applicata a un mix sapientemente orchestrato di sapori e gusti.
Oggi La Scuola di cucina… un traguardo? No! L’inizio.
Tutti i corsi della scuola di cucina Zago Food, sono rivolti a tutte le persone che amano il buon cibo e il buon bere, infatti, ad ogni lezione ci sarà anche Liliana Savioli: sommelier, degustatore, docente, sensorialista. Una persona solare, che trasmette la sua passione per il vino in modo naturale e pedagogico.
Io non sono molto amante del vino, ma ieri, grazie a Liliana, ho imparato molte cose davvero utili ed interessanti, tra le quali come riconoscere un abbinamento cibo-vino azzeccato. Avere un sommelier che ci accompagna durante un corso di cucina rende il corso più completo, a mio parere.
Liliana ha accompagnato i piatti preparati dallo chef con un Friulano 2014, un Sauvignon del 2013 e una Ribolla Nera dell’azienda Ronc Soreli di Prepotto (UD).
I corsi di cucina sono quindi tenuti da uno chef stellato, accompagnato da una sommelier di tutto rispetto e, da produttori locali, com’è stato il caso ieri, dove uno dei protagonisti era la Rosa di Gorizia. Ho avuto il piacere di incontrare il figlio della titolare dell’Azienda Agricola Lucia che ci ha spiegato come nasce questo presidio Slow Food e come bisogna riconoscere l’originale dalle imitazioni.
La Rosa di Gorizia viene seminata a marzo e raccolta a fine novembre, poi le piantine subiscono lo sbiancamento, in modo naturale: i mazzi vengono trasferiti dal campo ai locali riparati e al buio. Qui, le foglie esterne marciscono e, dal cuore, nasce il bocciolo di Rosa di Gorizia. Tutte le operazioni vengono fatte a mano. Per ottenere il prodotto finito, c’è l’80% di scarto, che viene recuperato per nutrire le oche dell’azienda.
Foto di Alessandra Barbacetto
Presente al corso anche Alessio Moras: un giovane artigiano che crea dei piatti in gres e ceramica bellissimi, alcuni dei quali hanno fatto da cornice alle creazioni dello chef Franzin.
Ma veniamo alle ricette realizzare ieri! Piatti non molto elaborati, facilmente riproducibili a casa ma con una marcia in più! Ho mangiato le alici che odio, e mi sono piaciute perché di ottima qualità, come tutti i prodotti usati e questo fa tutta la differenza.
ZAGO FOOD
Piazza Giuseppe Mazzini 10 33019 Tricesimo (UD)
Tel. 347 5892817
Il programma dei prossimi corsi li trovate sul sito della scuola di cucina.
Per concludere, vorrei ringraziare lo Chef per la sua disponibilità e complimentarmi con lui per la sua bravura e umiltà. Grazie a Monica, a Liliana Savioli, all’azienda agricola Lucia e ad Alessio Moras, che mi hanno permesso di arricchire un po’ di più la mia conoscenza in campo culinario!
Eccomi qui, insieme allo chef:
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