Venerdì scorso sono partita alla volta di Mogliano Veneto, invitata dal Consorzio di Tutela del Radiccho Rosso di Treviso e Variegato di Castelfranco IGP e dall’azienda OrtoRomi per prendere parte al blog tour Radicchio tra le Stelle. Assieme ad altre 9 food blogger, ho vissuto un’esperienza unica nelle terre del Fiore d’inverno.
In 2 giorni abbiamo avuto l’onore di avvicinarci all’arte di 2 grandi Chef stellati: il giovane Nicola Dinato e Raffaele Ros, che hanno interpretato per noi il radicchio rosso di Treviso IGP in 2 menù originali e sorprendenti. Siamo state nei campi per incontrare il giovane Damiano Bellia, agricoltore appassionato, che ci ha spiegato tutto il processo produttivo di questo ortaggio unico, dalla semina all’imbianchimento in acqua pura di risorgiva. Abbiamo incontrato 2 famiglie: i Fraccaro e i Carpenedo, che lavorano con tanta passione e il cui obiettivo è la qualità dei prodotti che realizzano, con un’attenzione particolare all’utilizzo di ingredienti di prima scelta.
Questo fine settimana è stato ricco di scoperte, non solo in cucina ma anche di persone speciali. Per questo motivo, non voglio fare un articolo riduttivo ma voglio soffermarmi su ogni momento, per condividerlo con voi, miei cari lettori, nella speranza di incuriosirvi e che le mie parole siano uno stimolo per scoprire questo territorio d’eccezione.
Nel primo pomeriggio di venerdì, ci siamo recate a Castelfranco Veneto, presso l’istituto alberghiero Maffioli, dove lo chef stellato di esperienza internazionale, formatosi nelle brigate di Alain Ducasse e Ferran Adria, Nicola Dinato ha tenuto una lezione molto istruttiva sulle tecniche di cottura del Radicchio rosso di Treviso IGP.
Dopo la lezione, abbiamo avuto il piacere di conoscere 3 membri della famiglia Fraccaro che ci hanno raccontato la storia della loro azienda e l’amore per il loro lavoro.
Fraccaro Dolciaria nasce nel 1932, quando Elena e Giovanni Fraccaro fondano un panificio fra le mura di Castelfranco dando inizio a una tradizione dolciaria destinata a diventare rinomata nel tempo. Insieme al buon pane, infatti, il forno si fa notare per le sue dolci specialità e il gradimento è tale che, nell’immediato dopoguerra, ne viene inaugurato un secondo in Borgo Pieve, specializzato nella produzione di fragranti focacce, panettoni e plum-cake. Un successo che ha avuto il suo ingrediente fondamentale nell’utilizzo di sapienti e accurate modalità di lavorazione. Questa caratteristica è rimasta anche quando Fraccaro è diventata un’industria dolciaria vera e propria: i prodotti ancora oggi vengono realizzati in modo artigianale, c’è la stessa atmosfera e si respirano gli stessi profumi della piccola impresa familiare.
Le cose buone hanno bisogno di tempo per essere realizzate. Fraccaro Dolciaria lo sa bene, tanto che da oltre 80 anni utilizza lo stesso Lievito Madre a lievitazione lenta e naturale per produrre tutte le specialità proposte, esaltandone così la qualità e il sapore e la qualità del prodotto si sente eccome!
Semplicità, genuinità e condivisione: da questi valori, che si ritrovano nella relazioni affettive a famigliari, nascono i loro prodotti che hanno il profumo dell’infanzia e il sapore dell’autenticità. Una solida azienda cresciuta negli anni grazie alla solidità di una famiglia legata alle tradizioni e all’esperienza. Tutto questo si ritrova davvero nelle parole dei 3 cugini e nei loro prodotti che mi hanno davvero conquistata! Qualche mese fa è stato inaugurato il Fraccaro Cafè, dedicato al dolce in tutte le sue declinazioni, caffetteria, gelateria, ristorante, pizzeria e punto vendita tutto in un unico locale.
Abbiamo assaggiato un panettone davvero speciale, con pezzetti di radicchio rosso di Treviso IGP candito. Davvero squisito, di una sofficità unica, data dal lievito madre ultra ottantenne!
Un altro prodotto degno di nota che abbiamo assaggiato è il primo “Panettone Tre Presìdi”, novità in casa Fraccaro che sancisce la collaborazione tra la Fondazione e l’azienda artigianale. Quest’ultima rientra così a pieno titolo fra quei produttori agroalimentari italiani virtuosi “Eccellenti e Solidali”, che utilizzano ingredienti in via di estinzione, quelli dei Presìdi, per creare alimenti “buoni, sani e puliti”. Il panettone, prodotto in edizione limitata, senza conservanti e aromi, ha tra gli ingredienti i datteri dell’oasi di Siwa (Egitto), la vaniglia di Mananara (Madagascar) e i canditi provenienti dagli agrumi del Gargano (Puglia), tutti Presìdi Slow Food, che assieme all’antico lievito madre che ha oltre 80 anni e alla farina tipo 0 prodotta da un mulino di Vicenza, al miele italiano e alle uova fresche, rendono questo panettone un dolce della tradizione natalizia “Eccellente e Solidale”.
Se anche voi volete scoprire questi ed altri prodotti Fraccaro (vi consiglio la pizza: mai mangiata una pizza così buona!), li trovate qui:
Fraccaro Spumadoro Spa
Via Circonvallazione Ovest, 25/27
31033 Castelfranco Veneto (TV)
Abbiamo poi concluso la serata presso il Ristorante Feva di Nicola Dinato, la concretizzazione del modo di vedere la ristorazione moderna del giovane Chef, classe 1983 e della moglie francese Elodie, derivante da una costante ricerca e da una creativa combinazione di idee maturate negli anni.
Feva Ristorante
Borgo Treviso 62
31033 Castelfranco Veneto (TV)
Elisa Di Rienzo dice
Chiara, ciao!!
che bello rileggere le giornate passate insieme!!!
a presto
elisa
thatsamore dice
Ciao Elisa, abbiamo passato 2 giorni fantastici ed è stato bello incontrarti e chiacchierare con te 🙂
silvia dice
Che bello davvero! Dovremmo raccogliere tutto cio che abbiamo visto e imparato e trattenerlo insieme… io sto leggendo i vostri post e anche le ricette che sono scaturite ispirate dal tour e mi dico che e’ un peccato se non le raduniamo perche’ vanno dimenticate… anche la visita agli che
Ci vorrebbe un ‘fascicolo’ che raccolga tutto, ma poi vi dico.
A proposito, chi ricorda tutti i partecipanti, cosi’ vado a far un giro?
Chiara Selenati dice
Ciao Silvia, per i partecipanti dovresti chiedere a Lara, per il resto è una bella idea quello che proponi. Vedi sempre con Lara che potrebbe coordinare il progetto. Buona giornata!