Volete preparare una Pastiera napoletana autentica come quella delle nonne napoletane? In questo articolo troverete la ricetta tradizionale, la storia affascinante di questo dolce simbolo della Pasqua partenopea e tutti i trucchi per ottenere una pastiera profumata, fragrante e irresistibile.
LA STORIA DEL DOLCE
La Pastiera napoletana affonda le sue radici nella Napoli del XVI secolo, dove si racconta che venisse preparata dalle suore del convento di San Gregorio Armeno durante la Settimana Santa. Simbolo di rinascita e abbondanza, la Pastiera è un dolce che unisce sapientemente ingredienti semplici e simbolici: il grano, che rappresenta la fertilità; la ricotta, simbolo di purezza; e i profumi degli agrumi, che evocano la primavera. Una leggenda narra che persino la sirena Partenope creò la prima Pastiera come dono agli dei.
BUONO A SAPERSI
Questa ricetta mi è stata trasmessa da Silvia, un’amica che ha imparato a fare la pastiera dalla suocera napoletana. Con queste dosi ho realizzato due pastiere: una da XX e una da XX di diametro.
STRUTTO O BURRO NELLA FROLLA DELLA PASTIERA NAPOLETANA?
La versione tradizionale napoletana della pasta frolla prevede l’uso dello strutto, che rende la frolla più friabile, meno dolce e più rustica. Inoltre, regge meglio l’umidità del ripieno e dona quella consistenza unica che caratterizza la pastiera originale.
Il burro, invece, viene usato spesso nelle versioni moderne o per chi preferisce un gusto più “morbido”. Rende la frolla più delicata, ma anche più soggetta a rompersi, soprattutto con un ripieno umido come quello della pastiera.
Il mio consiglio è di usare lo strutto se volete un risultato autentico se, invece, preferite un sapore più dolce e delicato, optate per il burro.
COME PREPARARE LA PASTIERA NAPOLETANA

Pastiera napoletana
Ingredienti
Per la frolla
- 600 g di farina per dolci
- 200 g di strutto o burro
- 6 g di lievito per dolci
- 1 limone biologico
- 1 pizzico di sale
- 240 g di zucchero
- 4 uova medie
Per il ripieno
- 1 vaso di grano cotto
- 250 g di latte intero
- 50 g di strutto o burro
- 1 pezzo di scorza di limone
- 6 uova medie
- 500 g di ricotta fresca vaccina
- 400 g di zucchero
- 1 fialetta di aroma di fiori d'arancio
- cannella qb
- 1 cucchiaino di scorza grattugiata di limone
- cedro candito
- arancia candita
Istruzioni
Per la frolla
- In una ciotola, mescolate la farina con lo strutto, il lievito, la scorza grattugiata del limone e il sale. Aggiungete lo zucchero, mescolate di nuovo. Infine, incorporate le uova. Lavorate velocemente la frolla , dividetela in due panetti e avvolgetela nella pellicola alimentare. Fate riposare in frigorifero per una notte.
Per il ripieno
- In una casseruola, versate il grano con il latte, lo strutto e la buccia del limone. Scaldate il tutto finché non si formerà una crema: ci vorranno circa 15 minuti su fuoco medio. Eliminate la scorza del limone e lasciate raffreddare.
- In una ciotola mescolate bene la ricotta e lo zucchero. Conservate in frigorifero.
- Separate i tuorli dagli albumi e montate questi ultimi a neve, aiutandovi con le fruste elettriche.
- Aggiungete i tuorli alla crema di ricotta, il grano freddo, l'aroma di fiori d'arancio, la cannella, la scorza grattugiata di limone e i canditi. Incorporate, infine, gli albumi mescolando delicatamente il composto dal basso verso l'alto. Fate riposare in frigorifero per una notte.
Assemblaggio
- Stendete la frolla sulla spianatoia infarinata, su uno spessore di circa 2 mm. Rivestite 2 teglie da crostata in alluminio precedentemente imburrate e ritagliate i bordi. Suddividete il ripieno e coprite ogni crostata con 7 strisce di frolla, formando dei rombi.
- Cuocete nel forno caldo a 170°C per circa un'ora e venti minuti. Lasciate raffreddare le pastiere prima di trasferirle sul piatto da portata e cospargerle con dello zucchero a velo.
CONSERVAZIONE
La Pastiera è uno di quei dolci che migliora con il tempo. Dopo la cottura, lasciatela riposare almeno 24 ore: serve a far maturare i profumi, soprattutto quello del fiore d’arancio. Conservatela a temperatura ambiente (coperta con una campana di vetro o pellicola), in un luogo fresco e asciutto. Dura fino a 5-6 giorni, mantenendo sapore e consistenza. Non va conservata in frigo, perché l’umidità la rovina e indurisce la frolla.
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