Venerdì 8 marzo ho avuto il piacere di partecipare alla serata degustazione del menù che ha regalato la medaglia d’argento a Stefano Buttazzoni, chef del ristorante “Da Otto” di Timau (UD). Sono molto contenta di raccontarvi di questa serata e del bellissimo traguardo raggiunto dallo Chef, mio compaesano, che ha saputo sublimare i prodotti della nostra regione, il Friuli, proponendoli in chiave moderna e originale.
Per chi non lo sapesse, il Sigep è il Salone Internazionale di Gelateria e Pasticceria artigianali. Quest’anno si è svolta la gara per la selezione della Nazionale della Gelateria che parteciperà alla Coppa del Mondo in programma a Rimini nel gennaio 2014. Buttazzoni ha presentato un menu, “Passeggiando in Friuli”, pensato per far conoscere la cucina friulana nel mondo, accompagnato dal gelato al peperone di Leonardo Ceschin. Grazie al secondo posto, lo chef sarà riserva della Nazionale che inizierà ad allenarsi per prepararsi alla durissima gara. Nella preparazione dei piatti Buttazzoni si è avvalso della collaborazione del figlio Luca, giovane speranza della gelateria regionale.
Ma ora, passiamo al menù di venerdì. Tutti i piatti erano abbinati ai vini dell’azienda agricola Giavitto Paolo. Ecco i primi due antipasti, abbinati al Sauvignon Melaria:
Partendo dalla sinistra, frico fritto in pasta fillo con asparagi, croccante e fondente, una vera delizia! Accompagnato dal gelato al peperone, fresco e dal gusto delicato mi è piaciuto tantissimo. Infine, la trota Regina di San Daniele in saor di cipolle rosse della valle d’Incaroio: un gusto delicato che si sposava bene con le cipolle, non predominanti come si potrebbe pensare.
A seguire zuf di zucca con composta di melograno e pitina di cervo alla paprica, con gelato al peperone: una vera scoperta! Lo zuf delicato e cremoso, la composta dolce e la pitina croccante: un’esplosione di sapori! Lo zuf o suf è una crema di farine di grano e mais condita con burro, cotta come una polenta e servita semiliquida con un po’ di latte. La pitina è una polpetta di carne affumicata tipica della Val Tremontina, in provincia di Pordenone, passata nella farina di mais prima di essere affumicata.
Come primi piatti, abbiamo assaggiato i ravioli di farina di kamut al capretto. Non sono amante della selvaggina eppure l’ho apprezzata sia in questi ravioli che nel carpaccio di cervo. Una bella presentazione e mi è piaciuta molto la pasta con la farina di kamut.
e i “krofn van beec” (cjarsons della casa, in lingua timavese). I cjarsons sono dei ravioli fatti con una pasta a base di acqua e farina. Per quanto riguarda il ripieno, ogni famiglia ha la sua ricetta, ma il dolce-salato è una costante. Mi sono piaciuti molto quelli proposti, con una fresca nota di erbe aromatiche.
Piccola pausa, con il sorbetto alla limonata greca di Leonardo Ceschin: un sorbetto originalissimo, composto da una vodka ai frutti di bosco e un gelato al limone, basilico e cannella. Un’altra bellissima scoperta!
Il secondo piatto, a scelta tra il carpaccio di cervo, marinato allo zenzero con spinaci e gelato al peperone giallo: eccellente armonia dei sapori.
Mio marito ha scelto lo stinchetto d’agnello al timo con gelato ai funghi porcini di Giancarlo Timballo. La carne era tenerissima e fondente. Il gelato mi è piaciuto un po’ meno, perché l’aroma di funghi era troppo forte.
Abbiamo concluso in bellezza con mirtilli caldi e gelato al fiordilatte, accompagnati da un bicchiere di Ramandolo.
L’avrete capito, ho passato una bellissima serata e, oggi pomeriggio, ho anche avuto l’onore di “posare” con lo Chef e di assaggiare in anteprima il gelato al pane di segale: sorprendente!
Se passate in Friuli e, più precisamente, in Carnia, vi consiglio di fermarvi al:
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