Non sono una grande bevitrice di vino e quello rosso non mi piace per niente, però, il vin brulé è una delle mie bevande calde preferite d’inverno!
Qui da noi nei piccoli paesi di montagna è molto facile trovarlo in questo periodo e incontra il gusto di tutti perché non ha una gradazione alcolica elevata.
Il vin brulé è un ottimo digestivo anche per la stagione estiva: l’importante è servirlo ben freddo, magari con qualche cubetto di ghiaccio.
Questa ricetta è estratta dal libro Profumo di Agrumi di Barbara Torresan, di cui vi ho parlato qualche giorno fa!
Buono a sapersi: mio papà mi ha suggerito di flambare il vin brulé prima di filtrarlo: fate molta attenzione e lasciatelo fiammeggiare fino al completo spegnimento. Conservate il vin brûlé in frigorifero per 2-3 giorni al massimo e, al momento di servirlo, riscaldatelo in un pentolino.
Ingredienti: 1 l di vino rosso corposo, 1 arancia e 1 limone non trattati, 3 stecche di cannella, 5 chiodi di garofano, 1/2 noce moscata grattugiata, 3 baccelli di cardamomo verde schiacciati, 3 bacche di anice stellato, 3 cucchiai colmi di zucchero, 5 cm di zenzero fresco (non l’ho messo).
Grattugiate la scorza dell’arancia e del limone, facendo attenzione a non prelevare la parte bianca. In una casseruola mescolate le scorze di agrumi, le spezie e lo zucchero, lo zenzero pelato e il vino. Accendete il fuoco a fiamma bassa e portate lentamente a ebollizione, mescolando ogni tanto, finché lo zucchero non si sarà sciolto.
Lasciate sobbollire appena, a fuoco bassissimo, per 20 minuto. Spegnete il fuoco e filtrate il vin brulé con un colino a maglie fini. Servitelo in bicchieri resistenti al caldo e decorate con fettine di arancia.
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