Graffe Napoletane di Carnevale

Le graffe sono delle irresistibile ciambelle fritte preparate con le patate che le rendono molto soffici. Assomigliano nel gusto ai krapfen austriaci, inventati dalla cuoca Cecilia Krapf che, per sbaglio, gettò un pezzo di pasta nell’olio bollente. Durante la dominazione austriaca in Italia, i krapfen si diffusero in tutta la penisola e nel 1700 arrivarono fino a Napoli. I napoletani ne crearono una propria versione, le graffe, il cui nome arriva proprio dai krapfen.

Ho trovato la ricetta sul blog di Chiara e sono riuscite alla perfezione! Attenzione, però, dopo il primo assaggio non riuscirete più a smettere di mangiarne, ahimè!

Buono a sapersi: con queste dosi ho ottenuto 9 graffe. Sono ottime appena fatte ma si conservano bene.

Ingredienti: 125 g di patate lessate, 250 g di farina 0, 40 g di zucchero semolato, 10 g di lievito di birra fresco (o 4 g di lievito secco), la scorza grattugiata di un’arancia, 30 g di burro fuso, 1 uovo medio, 30 ml di latte, un pizzico di sale, zucchero semolato e olio di semi di arachidi.

Lessate le patate, schiacciatele e lasciatele raffreddare.
In una ciotola versate la farina, lo zucchero, il lievito sbriciolato, la scorza d’arancia e le patate.
Amalgamate gli ingredienti incorporando anche il burro fuso e l’uovo. Unite gradualmente anche il latte: non è detto che sarà necessaria tutta la quantità prevista dalla ricetta. Regolatevi in base alla consistenza del vostro impasto, che dovrà essere lavorabile e non molle e appiccicoso.
Quando tutti gli ingredienti saranno amalgamati, impastate per 10 minuti in modo da ottenere un impasto liscio.
Formate una palla, trasferitela in una ciotola leggermente infarinata, coprite con pellicola alimentare e lasciate riposare il tutto per 30 minuti circa.
Trascorso questo tempo riprendete l’impasto e dividetelo in pezzi da circa 60 grammi l’uno. Allungate ogni pezzatura con le mani, fino ad ottenere un salsicciotto non troppo sottile e unite le estremità formando una ciambella. Adagiate ogni graffa su dei pezzi rettangolari di carta forno e trasferite tutto su una teglia. Coprite con la pellicola o un canovaccio pulito e lasciatele lievitare in un luogo caldo fino al raddoppio: ci vorranno un paio d’ore. Scaldate l’olio di semi di arachidi in una pentola e, una volta raggiunta la temperatura, immergetevi un paio di ciambelle alla volta con tutta la carta forno: si staccherà da sola in cottura. Cuocete in maniera uniforme da entrambi i lati, scolatele tamponandole leggermente con la carta forno e passatele ancora calde nello zucchero semolato.

Chiara Selenati

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Chiara Selenati

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