Sabato 29 e domenica 30 settembre a Piazzola sul Brenta (PD) si è svolta la XIV edizione di Caseus Veneti: concorso regionale Formaggi del Veneto promosso dai Consorzi dei formaggi DOP che valorizza gusto ed eccellenza del comparto caseario della regione del Veneto. Un appuntamento imperdibile per gli amanti del formaggio e io, non potevo mancare!
Sabato, infatti, ero nella bellissima Villa Contarini dove Caseus Veneti si snoda tra barchesse, cantine e giardini proponendo ai visitatori una mostra di oltre 400 diversi di formaggi regionali, laboratori di cucina con gli chef, dimostrazioni dal vivo, degustazioni, il mercato dei produttori e dei prodotti tipici e la produzione in diretta del formaggio.
Questo concorso è nato oltre un decennio fa per valorizzare il duro lavoro di 3.000 allevatori veneti che ogni giorno consegnano latte prezioso a oltre un centinaio di caseifici, dove lavorano casari e affinatori dalle preziose conoscenze artigianali. In questi anni, il suo ruolo è divenuto anche quello di promuovere il formaggio “vero” e buono, fatto secondo tradizione, contro l’invasione estera di produzioni industriali di basso valore. Da 14 edizioni grandi caseifici, piccolissime malghe, aziende agricole, stagionatori o affinatori, salgono alla ribalta e accettano la sfida della competizione che contribuisce, di anno in anno, ad innalzare la qualità.
Qualche numero dell’evento di quest’anno:
- 415 formaggi in concorso
- 60 giudici che li hanno valutati
- 77 caseifici
- 38 categorie
- 46 premi
Ho partecipato anche ad una degustazione di formaggi completamente al buio, grazie alla Fondazione Lucia Guderzo Onlus, che si occupa della sensibilizzazione verso le problematiche dei non vedenti. In un food truck tecnologico ho vissuto un’esperienza davvero unica!
Prima di rientrare ho avuto l’onore di far parte della Giuria Aurea, formata da stampa enogastronomica nazionale, con il compito di assegnare dei premi speciali a 38 medaglie d’oro! Assieme a 3 colleghi blogger e giornalisti, abbiamo assaggiato e valutato 16 formaggi della categoria “Formaggi Vari”, guidati da un membro ONAF (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggi).
Venerdì ho avuto la possibilità di scoprire anche due Caseifici della zona grazie ad un Press Tour: il Caseificio San Rocco a Tezze sul Brenta (VI) e Lattebusche.
Caseificio San Rocco
Il Caseificio San Rocco è una Cooperativa Agricola costituita nel 1966 e oggi trasforma ogni giorno circa 400 quintali di latte vaccino in formaggi di diverse tipologie: Grana Padano, Asiago fresco, d’allevo e stagionato, Rigatello, Collina Veneta e tanti altri.
Il latte arriva ogni giorno, la produzione è suddivisa in 5 giorni a settimana. Il latte entra dai silos esterni attraverso dei tubi e viene filtrato, pastorizzato a 74°C. Per la produzione del Grana e dell’Asiago allevo il latte viene messo ad affiorare in grandi vasche di rame chiamate reggiane. Pensate che per fare 1 forma di Grana che pesa circa 38 kg sono necessari 550 litri di latte! Da ogni reggiana escono 2 forme di Grana che richiede una lavorazione molto lunga: dalle 6.00 del mattino alle 15.00 mentre per l’Asiago bastano solo 40 minuti.
Il Caseificio San Rocco effettua ancora molte lavorazioni a mano ed è questo che fa la differenza. Se volete assaggiare i loro prodotti, lo spaccio è aperto tutti i giorni. Per maggiori informazioni, cliccate QUI.
Caseificio San Rocco
Via Tre Case, 65
36056 Tezze sul Brenta (VI)
Tel. +39 0424 89056
Lattebusche di Sandrigo
In origine la Cooperativa di Sandrigo si chiamava Brega, come la via in cui è nata più di 50 anni fa. Assorbita da Lattebusche 25 anni fa, si è evoluta negli anni. Lattebusche conta 6 stabilimenti produttivi, ognuno con la sua specializzazione:
- due per il Grana
- uno per il gelato
- uno per l’Asiago
- uno per yogurt e latticini
- uno bio di montagna nel bellunese
Da 7/8 anni lo stabilimento di Sandrigo è specializzato solo in Grana Padano. Qui si lavora 365 giorni all’anno e si producono 130/133 forme al giorno. Vengono fatte al mattino, trasferite in una sala per 24 ore a raffreddare e vengono girate ogni 2/3 ore. Trascorso questo tempo, la fascera di plastica viene sostituita con quella d’acciaio per altre 24 ore. Le forme vengono poi immerse nelle saline per 16/18 giorni. Ogni forma è lavata e asciugata per 10/12 ore a 25℃ e finisce, infine, nel magazzino.
Adiacente allo stabilimento si trova il Bar Bianco, rinnovato di recente, dove si possono acquistare i formaggi e derivati ma non solo! Qui ci si può concedere una pausa golosa con caffè, snack ed un gelato buonissimo, prodotto in un laboratorio a vista proprio all’interno del bar! Da non perdere, per maggiori informazioni cliccate QUI.
Lattebusche e Bar Bianco
Via Chizzalunga, 1
36066 Sandrigo (VI)
Tel. +39 0444 659063
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